mercoledì 20 marzo 2013

Madame è tornata!

Scandalosa lo è sempre stata, fin da quando per sperimentare la sua vivida curiosità, è passata da un letto all’altro, chiedendo ad ogni uomo di amarla come se fosse l’ultima volta.
E' musica per gli orecchi dei gentiluomini che a volte si improvvisano poeti, altre volte nascondono un sorriso di imbarazzo, altre volte ancora, ammutoliti la scopano con spavalda eccitazione.
Le richieste di Madame sono state sempre  assurde. Ma lei è così: melodrammatica e lasciva, come se stesse perennemente su di un set.
Com’è cinematografica nel suo candore,  a volte appare quasi pudica. Lascia un scia di Chanel  N.19, intensa e cipriata quasi vintage.
Senza Chanel non si è di classe, ripete a chi le chiede, il suo profumo.

Il N.5 è stato fin troppo sputtanato da Marilyn, ma condivide con la povera pazza, la passione per Chanel.
Ma chi è Madame?
Nessuno lo sa.
Tutti credono di conoscerla, ma nessuno riesce a definirla. E’ caladeiscopica come i suoi umori altalenanti.
E’ una donna dal grande fascino e sprizza carisma da ogni poro. Non sa cosa sia la bontà. Forse è cattiva, ma sa di essere una regina dal cuore grande, come Marie – Antoinette, prima che le tagliassero la testa.
Odia le mezze calzette, e lo sa solo il Signore, quante esemplari ha avuto la sfortuna di conoscere.
Ma l’idiozia è dilagante e Madame ha fatto e continua a fare spallucce.
Il suo unico lavoro è sempre stato quello di ammaliare la gente. Una come lei non ha mai saputo cosa fosse l’amore. L’amore per lei non è mai esistito, è una querelle per cameriere, ripete, durante le sporadiche interviste che rilascia ai curiosi giornalisti.
Eppure ha amato, forse! Non lo sa nemmeno lei. E’ consapevole di essere stata innamorata dell’idea dell’amore, ma poi quell’orrendo pensiero è stato cancellato.
Ama essere corteggiata, avere schiere di cortigiane, stuoli di amiche, quasi sempre border-line, una cameriera fissa, un’assistente pronta a ripetere la saga di Eva contro Eva.
Prima o poi, tutti coloro che l’hanno assistita hanno avuto l’idea balorda  di aspirare ad essere come lei. Ma Madame non si diventa, lo si è fin dalla tenera età, quando al posto delle favole, si legge l’autobiografia di Diane Vreeland.
Come una sfinge guarda il mondo dalla sua finestra, con i suoi occhi bistrati di nero, la sua pelle diafana incipriata con le Météorites di Guerlain a dovizia dall’abile visagista frocio. Un velo di rouge baiser sulle labbra carnose, ed è  pronta per salire sull’Olimpo.
Com’è difficile essere scandalosamente Madame.



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